| xrondine |
| | Una persona diversa da te Prendo gli occhiali appoggiati al ripiano, infilandoli velocemente. Sono seduto al tavolo e sarò sincero: non so il perché io sia venuto. .. o meglio sono stato costretto con una serie minacce di morte da parte di Pierpaolo, mio migliore amico e manager di qualcosa che non è capace a gestire. Allungo la mano verso la tazza semivuota della ragazza, prendendo tra l'indice e il pollice l'involucro. Mi ha chiesto il permesso di scrivere una storia su di me: insomma, cosa dovrei rispondergli? Non la conosco nemmeno e dovrei acconsentirgli d' utilizzare il mio nome come gli pare?.. Ma sarà il suo sogno. In effetti.. E ha dei bei occhi. Non importa, coscienza: c'è già Jessica nella mia vita, quindi.. Appoggio la tazza, alzandomi velocemente. Gli ho detto che ci avrei pensato e credo che lo farò: infondo è solo una ragazzina.. Percorro il tragitto col capo abbassato fino a quando Katia, la cameriera dai capelli corvini, mi blocca per parlare. Kat. Dimmi che non hai rifiutato. - increspo le sopracciglia , decisamente perplesso – so che hai parlato con Valentina. Quindi che hai deciso? Sospiro, appoggiando la banconota di cinque euro sul ripiano. Val. Katia io non accetterò. - Sai benissimo che sarà il contrario. Sorrido sforzatamente, aprendo le braccia per prenderla in giro – ci mancherebbe altro che io ci metta il mio nome. Ridacchia, appoggiando la sua mano sul mio avambraccio. Kat. Valerio – alzo il sopracciglio, seccato – io non ti capisco proprio. Quella ragazza sta scrivendo un libro su di te e tu, per ringraziarla, gli regali una colazione.. Sospiro. Se tu fossi capace di ammetterlo .. Ma coscienza del cavolo la vuoi smettere? Val. Il pasticcino natalizio, comunque – sussurra tra i denti un “odia il Natale” - se lo farà piacere quest'anno. Si allunga, aprendo la cassa per depositare i contanti. Kat. Me la dici una cosa? - rispondo bruscamente con un coinciso “no” - ma su dai: puoi dirlo a me. In questi anni ti sono sempre stata vicina. Ed è vero, in effetti. Katia c'è da quando ho iniziato l'università qui a Roma e, nei momenti di “crisi”, lei mi ha consolato .. senza eccedere nelle dolcezze. È una donna seria e con un caratterino tutto pepe. Esattamente come te. Esattamente come me. Val. Non importa.. Su di lei, non saprai – mi punta il dito addosso, voltandosi con un sorriso enorme stampato sul viso– oh cazzo. Kat. Amo il tuo modo di mentire. - la ironizzo, canticchiando la canzone di Eminem. - non prendermi per il culo. Sono seria. Imito il suo sorriso superfinto, incamminandomi verso l'uscita. Val. Anche io quindi qualsiasi cosa tu stia pensando, dimenticala – appoggio la mano sulla manopola della porta. Sento risuonare un “domani alle dieci e quarto è qui” – non mi interessa. La macchina di Pier è sostata davanti all'ingresso e, nonostante sia abbastanza lontano da me, sento la musica leggermente alta risuonare. Riesci a dirmi la verità? Okay, la sua proposta non mi ha lasciato indifferente. Ma non voglio nemmeno sapere come lei sia fuori da quel suo computer nero. Ricordati che chi dice le bugie, ha le gambe corte. Allora, sarò un nano! Apro la portiera della macchina, sedendomi velocemente sul sedile adiacente a quello del guidatore. Pier. Pensavo non tornassi più – mi volto con un sopracciglio rialzato e, con poca voglia, porto la mano sulla radio per abbassare bruscamente il volume – questa è la mia macchina! Manco posso sentire un'pò di musica in pace che tu, col tuo fare altezzoso, me l'abbassi? Spalanco le braccia, senza parole. L'adorabile rapporto d'amicizia che c'è tra di voi. Valr. Sei uno scassa palle però. - incrocio le braccia sotto i pettorali dalle curve morbide – era così alta che ti si sentiva di fuori! E seconda cosa: possiamo andare a casa o devo mandarti un messaggio di fumo per fartelo capire? Scuote il capo, allibito. Inserisce la marcia e, con un movimento brusco, la macchina parte,abbandonando metà cerchione sull'asfalto. Pier. Che cosa vuoi sentire, simpaticone? - mi appoggio al sedile, estraendo dalla tasca della mia giacca il foglio del contratto. L'ho preso quando lei si stava mettendo la giacca: sinceramente non so cosa pensare. Lo giro, osservandolo attentamente – okay non stai bene, cosa ti frulla in quella capa vuota? Lo fisso di sbieco, incerto se dirglielo o meno. In fondo è il tuo migliore amico, che può dirti di male? Valr. Ti ricordi la ragazza che ti ha contattato su Facebook per parlarmi? - il rumore della freccia mi confonde mentre lui, come al solito, non mi sta minimamente ascoltando – Pierpaolo! So che per uno come te, che ha un minuscolo neuroncino, è difficile ascoltarmi ma sono serio. La mano destra si appoggia sulla radio, estraendo il cd. Pier. Okay, mi arrendo. Raccontami. - punta il suo indice contro di me, continuando a guardare la strada verso casa mia – ma sappi che se mi annoio.. Spalanco le braccia, fingendomi sorpreso. In realtà se sono qui è grazie a lui. Val. Quella ragazza.. Mi ha chiesto se volessi far parte del suo libro. - urla un “che diamine!” Alzo la mano sinistra, zittendolo – buono un momento. Mi ha mostrato questo contratto, chiedendomi se io volessi accettarlo. Svolta il volante verso destra, intraprendendo la rotonda. Pier. E immagino che tu abbia detto di no? - increspo le labbra in un'espressione perplessa, guardando il cruscotto della macchina. Mi richiama con un serio “Valerio”, facendomi ridere. - hai detto di sì? Ma sei pazzo? Scuoto il capo, gesticolando per fargli capire meglio. Quella ragazza si è presentata da un giorno all'altro, chiedendomi se posso firmargli un contratto dove acconsento l'utilizzo del mio nome per scopi non professionali. Valr. Pier non sapevo nemmeno che dirgli! - mi appoggio allo schienale, allungando i piedi sul cruscotto. Mi guarda di sbieco, facendo finta di tossire per richiamarmi. - era così.. Allunga la sua mano verso le mie gambe, spostandole bruscamente per poi prendersi un'occhiataccia. Pier. Era bella? - spalanco gli occhi, incredulo dalla sua affermazione – no, perché se fai così il vago è perché ti fa drizzare il.. Valr. Pier! Il mio pene è al suo posto se lo vuoi sapere! - mi guarda incerto, sghignazzando. Quel ragazzo vede porno ovunque.. e no, non sto esagerando. - tu non hai visto la.. ragazza? Come.. Si ferma davanti a casa, slacciandosi la cintura. Pierpaolo è quella parte di me che non riesco a comprendere: lui va oltre alla mia apparenza. Distrugge le mie incertezze. Pier. Non aveva.. una sua foto. C'eri.. tu. - spalanco gli occhi, incredulo. È una mia fan.. ed io l'ho trattata da schifo. Appoggio il palmo della mia mano sulla fronte, sbattendola per “colpirmi” di proposito. - e per altro eri proprio brutto in quelle foto.. Ma quanti anni avevi? Due? Alzo il sopracciglio, guardandolo seccato. Valr. Testa di rapa marcia da tre anni! Ti dico due cose. - sussurra un “ci risiamo ancora”. Spalanco le braccia con fare isterico. Ha ragione, in verità: Faccio sempre queste prefazioni da due denaro: Mi piace avere l'attenzione addosso.. E questo è un modo semplice. - lo farò fino a quando non mi sotterreranno! Uno: io sono un figo terribile e quindi non posso essere brutto in qualche foto. 'So bello sempre.. Spegne il motore della macchina, facendo finta di non ascoltarmi. Pier. Okay. Sei meraviglioso, fantastico e puttanate varie. Dimmi il secondo motivo e dai pace alle mie orecchie. Sul mio viso appare un'espressione triste che lo fa ridere. Val. Anche se mi sento parecchio offeso da un mostro come te, troglodita dei miei stivali, mi sento generoso e ho compassione per questo esemplare unico. - alzo le spalle, vantandomi appositamente. - due. Io la foto non l'ho vista.. quindi se mi fai delle domande del genere ti devi rendere conto che ti risponderai da solo? Immagino che, per te, sia troppo difficile arrivarci. Appoggio la mia mano sulla sua spalla, annuendo per prenderlo in giro. Pier. Cos'è? Mi fai ripetizioni tu? - sussurro a denti stretti un “lo so è dura da digerire”. - vuoi stare serio un momento.. stiamo parlando di un argomento che mi interessa. Mi allontano, guardandolo incredulo. Valr. Sei sicuro.. di non avere la febbre? - scoppia a ridere mentre prende il contratto dalle mie mani. - non sei mai interessato a queste.. cose. Tu non.. Legge attentamente il testo, zittendomi con un colpo sull'avambraccio. Lo fisso, aspettando una sua risposta. Ho paura di quello che può dire sbarra fare. Pier. Devi firmare. - spalanco gli occhi, incredulo. Urlo senza volerlo un “ma ti sei bevuto il cervello!” Il suo palmo è sporto verso di me per tenermi buono – tu hai letto che cosa consiste questo foglio?! Questa ragazza ha in mano.. Qualcosa di molto molto grosso. Faccio spontaneamente uno sguardo malizioso per poi prendermi un “sei drogato?” . Valr. Molto più grosso di me? - ridacchia, sussurrando un “ma non ci vuole molto ad essere più grande di te. Sei alto una sedia e mezza.. anzi una bella poltrona perché non sei magrissimo.”- Ma che bastardo! Sai che c'è sempre il vantaggio di essere piccolini. Cosa aveva detto quella ragazza? Che io sono più bello di te.. E ora? Rimaniamo in silenzio per dei secondi, incrociando le braccia sotto il petto. Valr. Quanto è grande la cosa? - la voce gli esce bassissima e mi tocca affilare l'udito – intendi dire che questa ragazza non mi ha detto.. tutto tutto. Annuisce, sporgendosi verso di me per farmi leggere. Pier. So che sei cieco quindi ti leggo ad alta voce.. - il suo indice traccia i contorni delle lettere - “ il libro sarà distribuito in tutta Italia. La casa editrice Albatros si prende tutte le responsabilità e investe su di lei: sappiamo che il suo pubblico non l'abbandonerà di certo” Ci guardiamo in modi differenti: lui sorride ed io sono impassibile. Valr. Illuminami perché non ci arrivo. Sarò ritardato ma.. Le sue mani si appoggiano sulle mie spalle, scrollandomi bruscamente. Pier. Questa ragazza ti può.. aiutare a mostrarti per quello che non sei. Lo guardo senza parole. Cosa ha intenzione di fare? Dovrei.. Val. Quello che non sono? - sposto con forza la sua presa, iniziando a muovere le braccia alterato.- stai scherzando spero. Mi guarda stranito. Se la sua curiosità si dovesse trasformare in una domanda,sarebbe in un “ che diavolo ti sta prendendo”.. E ad essere sincero non lo so nemmeno io. Pier. Sempre quel brutto vizio di non ascoltare attentamente quello che ti dico! - mi appoggio allo schienale, respirando a bocca aperta per tranquillizzarmi. - Lei sta scrivendo una storia dove questo ragazzo che ha, per puro caso, il tuo nome è la persona più dolce, adorabile del mondo. Mugolo un lamento a bassa voce, portando l'indice all'angolo della bocca per mordicchiarlo lentamente. Pier. È un piccolo Edward Cullen – lo guardo di sbieco per poi scoppiare a ridere appena lo vedo così eccitato dalla situazione. Mi sembra un bambino alle prese col suo primo giocattolo.. e sarebbe un bel paragone se la persona in questione non fosse lui. - sai anche tu che QUALSIASI ragazza su questo pianeta è invaghita di lui e TU potresti acquisire la sua eredità. Allungo la mano verso la radio, estraendo il mio cd ancora nel lettore cd. Val. Sei pazzo. Io dovrei firmare un contratto solo per fingermi una persona.. - alza l'indice per interrompermi. Il suo acido “saresti sempre Valerio”. Mi oscillo sulla sedia, contraddicendolo. - no, sarei qualcuno che di me non ha niente.. se non il mio nome. contraddicendolo. - no, sarei qualcuno che di me non ha niente.. se non il mio nome. In realtà credo di essere parecchio alterato su questa faccenda. Mi sta dicendo di firmare solo per.. trasformarmi in un fenomeno per ragazzine. Sia chiaro: io non ho niente contro d'esso.. ma quella ragazza non lo fa per un secondo fine. Pier. Ma se questo è l'unico modo per far cambiare idea a parecchie persone.. - apro le braccia, seccato. tu non accetteresti? Slaccio la cintura, prendendo la borsa ai miei piedi. Val. No. È questione di principio – si volta verso di me, rispondendo un “è che sei cocciuto e non ti lasci suggerire il meglio per il tuo successo. “. Apro la portiera, appoggiando la mia gamba fuori. - non ho bisogno di un libro in cui io non sono me stesso. Non accetterò: non firmerò per nessun motivo questo contratto. Caso chiuso. Prendo la borsa, richiudendo bruscamente la portiera alle mie spalle. Mi incammino verso il cancellino, sentendo il finestrino abbassarsi per poi vederlo allungarsi verso d'esso. Pier. Allora accendi il tuo computer e vai a controllare quello che hanno scritto i giornalisti su di te.. Informati bene e poi voglio vedere se non mi dai ragione. Infilo le chiavi nella serratura, prendendolo in giro senza girarmi. Val. Non cambierebbe certo l'opinione dei giornalisti un libro! - sorrido fintamente, spingendo piano la ringhiera – vatti a fare una dormita che hai sfruttato troppo quel neurone. Rimane in silenzio per un secondo ed io aspetto la sua risposta. Eppure non ci credi nemmeno tu a quello che hai detto in macchina. Pier. Io me ne vado.. però pensaci bene. La tua carriera.. è in mano tua e non me la prendo se mi rispondi male. Hai un caratteraccio e ne sono consapevole.. ma non pensavo che avresti tradito una persona che ti sostiene. Beh, mi sono sbagliato. Ci sentiamo dopo. Sto per replicare ma se ne va, lasciandomi con l'amaro in bocca. Hai fatto una cazzata. Ho fatto la cosa giusta.
CITAZIONE (»Golondrina @ 7/9/2012, 22:47) Ho deciso che ti ruberò l'idea del commento interattivo ù.ù È figherrima, dopotutto. Dal prossimo capitolo, però, non appena mi dirai il sito delle gif ahahha Ci rinuncio, il mio pc è una cacca e s'impalla D: Allora andiamo con comodo. L'inizio lento, per presentare la protagonista, ci sta. E' parecchio complessata, sarà anche perché ne ha vissute delle belle, considerato che, a quanto pare, è stato un anno intenso e diverso dai precedenti, quindi magari è stata sconvolta dall'andare del tempo.. E mi ci rispecchio dannatamente ç_ç Parla di sé con se stessa, fino a quando non arriva... Lui. E' un inizio diverso da tutti, per cui mi piace ù.ù E' lui che la cerca, anche se in realtà lei lo stava aspettando, e non le fa la corte, ma anzi è anche un po' restio, come biasimarlo... Non è la solita storia della tipa che entra da Gucci, lui la vede e si innamora *-* Finalmente un inizio decente ù.ù Ci voleva ù.ù E poi, leggendolo, non si direbbe che tra i due ci sarà nessun rapporto. Cioè non c'è niente di scontato, per cui si sa già che il prossimo capitolo sarà una sorpresa! E poi sono curiosa di sapere se il riccio accetterà e, nel caso, perché. E se leggerà il libro, magari dopo che avrà accettato e tipo cambierà idea. Voglio sapere che rapporto avranno.. Mmm. E soprattutto non so, ma secondo me Valerio non si è avvicinato per quello ù.ù c'era qualcos'altro, lo sento. Ok, sono curiosa, tanto tanto curiosa O.o Attendo il continuo! Grazie ♥ Devo ammettere che è la protagonista femminile più complessata che conosca.. L'ho studiata davvero per parecchi mesi prima d'iniziare a scrivere di lei.. Spero che ti piaccia e sono FOTTUTAMENTE in ritardo D:
| | |
| |
|